- 1 Non c’è di meglio sul mercato
- 2 Gli elementi distintivi: calotta, imbottitura e tanto altro
- 3 Il peso diventa fondamentale
- 4 Occhio alla visiera appannata
- 5 L’occhio vuole la sua parte
- 6 Conclusioni finali
Parliamo in questo articolo di quello che è considerato il casco più completo tra quelli che vengono messi in commercio per farne uso su strada. Stiamo parlando del casco integrale, quello che racchiude al proprio interno non solo tutte le caratteristiche ideali (a livello estetico e di sicurezza) dell’elmetto perfetto, ma anche e soprattutto contiene… la testa del suo possessore!
Si tratta di un tipo di casco che, come suggerisce il suo nome, protegge la scatola cranica di chi lo indossa centimetro per centimetro. Dal lato frontale a quello posteriore, dall’attaccatura della testa passando per le orecchie: un casco integrale ti dà la possibilità di essere protetto al 100% in qualsiasi caso di urto e di poter proteggere anche la vista contro ogni fenomeno atmosferico.
Il casco integrale è dunque comodo, sicuro ma anche semplice da utilizzare. Andiamo a vedere le sue caratteristiche principali e anche i prezzi migliori per fare un acquisto come si deve.
Non c’è di meglio sul mercato
Lo abbiamo già detto nella nostra introduzione in questo articolo: in giro non c’è niente di meglio del casco integrale per proteggere la tua testa. E le motivazioni te le abbiamo già espresse, essendo legate soprattutto a un senso di protezione e di sicurezza al massimo livello. Rispetto ai caschi jet e demi-jet, ovvero quelli aperto che contano su una visiera ma non sulla mentoniera, la superficie del viso è protetta e quindi non esposta a urti o cadute.
E di questi tempi si tratta di un dettaglio non di poco conto, visto che i casi di cadute che portano a infortuni o addirittura lesioni facciali sono in aumento. Non ci si può mai sentire totalmente al sicuro quando si è alla guida di una moto o uno scooter, motivo per cui bisogna cercare di portare al massimo livello possibile la sicurezza su due ruote. Ecco allora che la scelta del casco integrale per moto o scooter diventa quasi un must.
Anche perché i caschi integrali sono stati i primi a essere insigniti di un particolare sigillo che ne determina la sicurezza e l’affidabilità. Si tratta della omologazione dell’Unione Europea, simboleggiata con il numero 3, che corrisponde allo Stato italiano secondo gli stessi reggenti dell’UE. Questa omologazione, sintetizzabile per l’appunto con la sigla E3, distingue i caschi a norma da quelli non vendibili per legge.
Gli elementi distintivi: calotta, imbottitura e tanto altro
Provando a scendere un po’ di più nel dettaglio, ci sono alcuni elementi che rendono i caschi integrali praticamente unici nel proprio genere. Si tratta di parti dell’elmetto che possono sembrare “normali”, ma che di fatto costituiscono la vera differenza rispetto a quelli aperti, come i caschi jet e demi-jet. Andiamo allora a vederli più nel dettaglio, spiegando anche come questi elementi possono aiutare ad aumentare la sicurezza del tuo casco.
Partiamo dalla calotta, ovvero la parte esterna dura che rappresenta la superficie del tuo casco integrale. È di fatto la parte che, vista la sua natura particolarmente dura, attutisce gli urti sul terreno più di altre parti del casco. Le prime calotte venivano realizzate in materiale termoplastico, ma da qualche anno a questa parte si è optato per materiali come kevlar o carbonio, decisamente più resistenti e soprattutto duraturi.
Ma se la calotta è il primo filtro che il casco impone in caso di urto o caduta, è l’imbottitura a far sì che la testa di chi lo indossa arrivi a sentire il minimo colpo o a non sentirlo affatto. Esistono tanti tipi di imbottiture per i caschi integrali da strada: ci sono quelle standard che sono cucite al telaio; quelle estraibili che possono essere staccate dal casco e sono lavabili; quelle gonfiabili che possono aderire in maniera perfetta alla testa del possessore, e così via.
Il peso diventa fondamentale
Un altro aspetto non di poco conto nella scelta e soprattutto nella gestione di un casco integrale, è quello relativo al peso del casco stesso. Quando acquistiamo un elmetto di questo tipo, dobbiamo tenere in considerazione il fatto che questo può arrivare a pesare anche un chilo e mezzo. Questo valore potrebbe portare a un inevitabile calo dello stato di comfort, in particolare per il collo e per la schiena di chi lo indossa.
Ovviamente tutto dipende dal materiale con cui viene costruito il casco, ad esempio un elmetto in fibra di carbonio sarà più leggero di circa 200 grammi rispetto a quelli costruiti con materiali standard. Ed esistono anche casi di caschi che perdono ulteriore peso perché presentano delle parti estraibili, nella maggior parte dei casi la visiera. In ogni caso, una volta che farai l’abitudine con il peso che porti sulla testa, potrebbe non essere più un problema.
Occhio alla visiera appannata
Non abbiamo ancora parlato della visiera, uno degli elementi più importanti di un casco integrale. In particolare, quando ci si trova in una strada in pianura, in cui possono arrivare delle folate di vento improvvise, ma anche quando si guida in condizioni atmosferiche variabili. Avere una visiera che ti consenta di vedere bene la strada e di non avere disturbi alla guida, di fatto, ti porta a risolvere gran parte dei problemi.
Ma uno degli effetti più fastidiosi che possono verificarsi con un casco integrale per moto è dovuto proprio alla visiera. Questa, infatti, rischia di appannarsi soprattutto a causa di una differenza di temperatura non indifferente tra l’esterno e ciò che avviene dentro al casco. In particolare durante l’inverno, quando la temperatura esterna è molto più bassa rispetto all’interno dell’elmetto (dove entra in circolo il tuo respiro), il fenomeno avviene spesso.
Per far sì che questa situazione non avvenga, o comunque si presenti in maniera davvero rara, bisogna applicare alcuni piccoli accorgimenti. In primis ti consigliamo di non chiudere del tutto la visiera, in modo da consentire un deflusso dell’aria dall’esterno all’interno e viceversa. Potresti anche pulire di tanto in tanto la visiera dall’esterno con la mano, possibilmente indossando un guanto. Se proprio non puoi farne a meno, fermati e usa un fazzoletto per pulire.
L’occhio vuole la sua parte
Al momento di scegliere il tuo casco integrale per moto cercherai di soddisfare anche la tua personalità e il tuo stile. E allora ecco che appaiono altri due aspetti che cercherai di perseguire prima di effettuare l’acquisto del casco che fa al caso tuo. Parliamo del design ma anche della marca. Perché se un casco è commercializzato da una marca nota, si tende a fidarsi un po’ di più.
Ovviamente stiamo parlando di aspetto che non possono prendere il sopravvento su quelli che abbiamo analizzato prima, ovvero quelli legati alla sicurezza e alla sensazione di comfort che non puoi non provare quando indossi il tuo casco. Ma come abbiamo già detto, l’occhio vuole la sua parte. E allora diamo spazio a quelli che sono gli aspetti estetici e legati al brand del tuo casco integrale ideale.
Quando parliamo di design e di grafica di un casco integrale, tutto deve seguire soprattutto i tuoi gusti. Soprattutto perché dal punto di vista strutturale una colorazione o un design vale l’altro. Per quanto riguarda la marca, invece, parliamo di uno standard importante per quanto riguarda la qualità e la sicurezza del casco che dovrai acquistare.
In tal senso ci sentiamo in obbligo di darti un paio di dritte in particolare. La prima è: affidati a dei veri e propri top di gamma nel campo della creazione e messa in commercio di caschi. La seconda dritta, dal nostro punto di vista ancor più importante, è legata all’acquisto di caschi prodotti in Italia da case produttrici italiane. Aziende di spessore come Agv e Dainese rappresentano ancora oggi, dopo tanti anni, il meglio che c’è al mondo.
Conclusioni finali
I caschi integrali rappresentano, come abbiamo già detto all’inizio di questo articolo, il meglio che ci sia per proteggere le nostre teste sulle nostre moto da strada o scooter. Ovviamente non ti consigliamo di spendere troppi soldi nel caso in cui disponessi di una moto di cilindrata piccola. Non ce n’è bisogno e soprattutto si tratta di un eccesso di sicurezza, visto che procederai a bassa velocità e su strade sicure.
La storia cambia quando ci spostiamo su strade più larghe e che possono nascondere delle insidie, ma soprattutto se parliamo di moto con una cilindrata un po’ più sostenuta. In quel caso proteggere la propria testa e la faccia è di fondamentale importanza. Perciò affidati ai marchi leader nel settore, in particolare quelli che ti abbiamo segnalato in questo articolo.